I nuovi termini di servizio della suite Microsoft legano a vita la licenza del programma al computer su cui è stato istallato. In caso di rottura, upgrade o sostituzione si perde la licenza e bisogna riacquistarla.
Una follia che non trova senso se non nell’avido tentativo di Redmond di costringere gli utenti a comprare più licenze oppure a dirottarsi verso altre forme di contratto come la Office 365, che ad un costo maggiore consente l’istallazione della suite su più computer, fino a 5. Per fortuna a disposizione degli utenti esistono numerose alternative, altrettanto valide e soprattutto gratuite, tra cui la più celebre ed apprezzata è senza dubbio OpenOffice.
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